Descrizione
Lo gustiamo nel tardo pomeriggio, in genere tra le 18 e le 20 e diventa quasi di rito al venerdì, una volta usciti da lavoro. Di cosa stiamo parlando? Ma dell’aperitivo, ovviamente! Un momento di relax e svago, da passare con gli amici e del quale, oramai, non possiamo più fare a meno.
L’etimologia del termine non lascia dubbi: l’aperitivo prende il suo nome dal dal latino aperitivus (che apre), una bevanda in grado di stimolare e “aprire” la sensazione della fame. Ippocrate, nel V secolo, ideò la prima bevanda della storia definita “aperitivo”. Il più celebre medico dell’antichità aveva creato una bevanda a base di vino aromatizzato con assenzio e altre erbe. Questa bevanda alcolica era particolarmente amara, e veniva utilizzata in casi di inappetenza per “riaprire” lo stomaco.
Al giorno d’oggi l’aperitivo è accompagnato da stuzzichini salati come i mix di frutta secca. Possiamo sicuramente affermare che un’arachide, una mandorla, un anacardio e un chicco di mais tiri l’altro, per questo diventano irrinunciabili di fronte ad un ottimo drink.
Ingredienti: anacardi tostati e salati, arachidi salate, mais tostato salato, mandorle tostate salate
Origine: Spagna – Vietnam – Argentina
Come conservarlo
I mix di frutta secca si conservano in contenitori ben sigillati o in sacchetti ermetici da riporre in frigorifero, in questo modo si limita l’esposizione del frutto all’ossigeno, alla luce e al calore.